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De-scrivi la tua vita

Fin da quando sono diventato adulto, non sono quasi mai stato senza un diario. Si sa che tenere un diario è un ottimo modo per essere più consapevoli, per riflettere su ciò che stai vivendo e su come questo ti influenza e influenza gli altri. E molti sono gli studi che lo confermano. Nello specifico, scrivere un diario può migliorare le tue capacità di comunicazione e affinare la memoria. Molte ricerche suggeriscono anche che, se quando sei in crisi tieni nota degli eventi stressanti e rifletti su di essi (la riflessione è fondamentale), puoi ritrovare più facilmente il benessere. Tenere un diario aiuta anche a dormire meglio e ad aumentare la tua autostima.

Concordo pienamente con la scrittrice americana Joan Didion, che nel suo saggio On Keeping a Notebook (1966) diceva: “Qui non parliamo del tipo di taccuino destinato palesemente al consumo pubblico; stiamo parlando di qualcosa di privato, frammenti della mente troppo brevi per essere utilizzati, una raccolta indiscriminata ed erratica con un significato che ha senso solo per chi l’ha creata…”

Un’altra scrittrice americana, Susan Sontag, scriveva in On Keeping a Journal (1957): “Nel diario non solo mi esprimo più apertamente di quanto potrei fare con chiunque, ma creo me stessa. Il diario è un veicolo per il mio senso di identità. Mi rappresenta come emotivamente e spiritualmente indipendente…”

Per Didion e Sontag, i diari erano un rifugio dal livello del quotidiano, un luogo in cui rivelarsi e celebrare sé stessi — sulla pagina, invece che in pubblico. Non è un caso che molte persone di successo tengano un diario: funziona. Prendersi il tempo per raccogliere i propri pensieri e le esperienze e poi metterli nero su bianco è un modo semplice per gestire lo stress, stimolare la creatività, aumentare la felicità, migliorare la salute e le prestazioni lavorative.

Il problema è che tenere un diario non è facile. Richiede dedizione per instaurare una nuova abitudine oltre alla volontà di aprirsi davanti a una pagina bianca. Cosa hai fatto oggi? Chi sei davvero? Come ti senti? Se ami la tecnologia, le app per il journaling possono aiutarti a scoprirlo e a stabilire una routine di scrittura quotidiana. Ma se non ti piace scrivere? Beh, se sei una persona creativa più che digitale, probabilmente amerai il visual journaling, che combina il visivo (immagini) con il verbale (parole).

Un diario visivo è come un diario tradizionale, ma invece di contenere solamente scritti, include anche disegni, schizzi, scarabocchi o persino ritagli di fotografie e immagini da riviste. È una raccolta visiva di sentimenti, pensieri e idee. Il visual journaling non aiuta solo a scoprire emozioni negative, ma ti dà anche la possibilità di conoscere meglio te stesso. Cosa ti piace? Cosa ti rende felice? Cosa ti ispira? Cercare intenzionalmente le risposte a queste domande può aiutarti a trovare più equilibrio e serenità nella tua vita. Vuoi sapere come iniziare un diario visivo? Segui questo link.

Molte app per il journaling offrono molto più di un semplice spazio per scrivere i tuoi pensieri e sentimenti. Diverse app ti permettono di tracciare il tuo umore, le abitudini e le attività, oltre a imparare tecniche specifiche di terapia come la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia dell’accettazione e dell’impegno. Ti piacerebbe provare un’app per il journaling? Prova queste. E buon journaling!