Adolescenti disregolati
L’adolescenza è una fase di grandi cambiamenti, sia fisici che psicologici. E, tra le sfide più complesse vi è sicuramente la disregolazione emozionale, ovvero la difficoltà nel gestire e modulare le emozioni. Questo fenomeno può manifestarsi con sbalzi d’umore intensi, impulsività, difficoltà nelle relazioni e, nei casi più estremi, può portare a disturbi d’ansia, depressione e comportamenti a rischio e secondo molti studiosi costituisce uno dei fattori predisponenti lo sviluppo di disturbi della personalità. Disturbi la cui frequenza nella popolazione adolescenziale è andata sistematicamente crescendo nel corso degli ultimi vent’anni.
Ma cosa possono fare i genitori per prevenire l’insorgenza della disregolazione emozionale nei propri figli? Sicuramente la prima cosa da fare consiste nel creare un ambiente familiare emotivamente sicuro. Gli adolescenti hanno bisogno di sentirsi accolti e compresi. Un ambiente familiare sereno, in cui si può esprimere liberamente ciò che si prova senza paura del giudizio, è fondamentale per sviluppare una regolazione emotiva sana.
La seconda cosa da fare dovrebbe essere quella di educare i figli a confrontarsi con le emozioni. Spesso i ragazzi non sanno riconoscere o nominare ciò che provano. Aiutarli a etichettare le emozioni con suggerimenti del tipo: “Mi sembri frustrato“, “Capisco che sei arrabbiato“, favorisce la consapevolezza emotiva e riduce la tendenza a reagire impulsivamente.
A questo dovrebbe conseguire l’insegnamento di strategie deputate alla gestione dello stress. Attività come lo sport, la meditazione, la respirazione profonda o la scrittura di un diario possono essere strumenti potenti per affrontare momenti di stress e tensione senza lasciarsi sopraffare dalle emozioni. E poi c’è l’esempio. I ragazzi apprendono osservando. Se i genitori reagiscono con calma e consapevolezza alle difficoltà, trasmettono ai figli un modello positivo di gestione emotiva.
Una cosa importante consiste nell’aiutare gli adolescenti a trovare soluzioni ai loro problemi, invece di risolverli al posto loro, in quanto questo aumenta la loro capacità di autoregolazione. Incoraggiarli a prendere decisioni e affrontare le conseguenze delle loro scelte li rende più resilienti.
Importante è anche non minimizzare nè ingigantire il loro disagio. Frasi come “Non è niente” o “Stai esagerando” invalidano i sentimenti dell’adolescente e possono peggiorare il senso di frustrazione. Allo stesso tempo, amplificare ogni difficoltà può rinforzare comportamenti disfunzionali. L’equilibrio sta nel riconoscere il loro stato d’animo e guidarli verso una soluzione costruttiva.
Infine, non posso non citare l’importanza del dialogo e del supporto emozionale. Un adolescente che si sente ascoltato e compreso avrà meno probabilità di sfogare la propria frustrazione in modo disfunzionale. Creare momenti di qualità in famiglia aiuta a rafforzare il legame e a prevenire situazioni di chiusura e isolamento.
In conclusione, prevenire la disregolazione emozionale significa fornire agli adolescenti gli strumenti giusti per comprendere e gestire i propri stati d’animo. Non si tratta di evitare le emozioni difficili, ma di imparare a navigarle con consapevolezza e sicurezza. Con il giusto supporto, ogni ragazzo può sviluppare una resilienza emotiva che lo accompagnerà per tutta la vita, oltre ad essere un’assicurazione contro l’emergenza di disturbi della personalità.
E voi, quali strategie utilizzate per supportare i vostri figli nel gestire le emozioni? Condividete la vostra esperienza nei commenti!