La nuova Pet-Therapy
La cosa più originale che ho fatto negli ultimi due anni è stata iscrivermi a un corso di formazione per responsabili di progetti pet therapy, oggi definiti interventi assistiti dagli animali (IAA).
Pochi lo sanno, ma l’Italia è l’unico Paese in Europa con una legislazione specifica che, da ormai sette anni, regola gli interventi assistiti dagli animali con rigorose modalità formative che si applicano a tutti gli operatori del settore e che attualmente permettono l’utilizzo come coterapeuti di cani, cavalli, asini, gatti e conigli.
Per essere autorizzati a praticare questo tipo di interventi in Italia, è oggi necessario essere in possesso di una laurea in medicina o psicologia e completare un corso di formazione biennale, al termine del quale si viene iscritti a un registro nazionale dei professionisti abilitati a svolgere terapie assistite con gli animali.
Per quanto mi riguarda, ho sempre vissuto circondato dagli animali (soprattutto cani) e desideravo da tempo seguire una formazione in questo ambito e così ho deciso di iscrivermi al corso di formazione.
So per esperienza personale quanto il rapporto con gli animali abbia un effetto terapeutico potente, particolarmente evidente nei pazienti con disturbi dello sviluppo emotivo e nella maggior parte dei disturbi psichiatrici. Non è un segreto che gli animali domestici possano contribuire al nostro benessere. Numerosi studi dimostrano che i cani riducono stress, ansia e depressione, alleviano la solitudine, favoriscono l’attività fisica e migliorano la salute generale. Le persone che vivono con un cane tendono ad avere una pressione sanguigna più bassa e un rischio ridotto di sviluppare malattie cardiovascolari.
La compagnia di un cane è un modo potente per combattere la solitudine e l’isolamento, portando conforto, riducendo lo stress e migliorando il benessere generale. Questo è particolarmente vero per gli anziani affetti da demenza, che possono trarre enormi benefici sul piano mentale, emotivo e fisico grazie alla pet therapy.
A livello neurofisiologico, durante le attività di pet therapy si osserva una riduzione dei livelli plasmatici di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) e un aumento degli ormoni legati alle emozioni positive (endorfine e dopamina), alla socialità e alla fiducia (ossitocina).
La principale limitazione delle terapie assistite con gli animali (TAA), paradossalmente, è che molti colleghi non ne conoscono l’esistenza e, di conseguenza, le prescrivono raramente, anche nei casi in cui potrebbero rappresentare un valido supporto alle psicoterapie più comuni e alle terapie farmacologiche tradizionali. Non bisogna dimenticare però che esistono anche interventi educativi assistiti dagli animali (EAA) che possono essere richiesti anche da scuole, educatori, responsabili di RSA o comunità in quanto non richiedono una prescrizione medica.
Grazie al corso di formazione che ho seguito presso La Melagrana il 17 Dicembre 2024 ho conseguito il titolo di responsabile di progetti di interventi assititi con gli animali. Questo mi permette di aggiungere una nuova strategia alle mie competenze cliniche, con benefici significativi per i miei pazienti.